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Vincitore |
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1973 |
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Kyril Bonfiglioli |
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Mortdecai |
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Don't Point that Thing at Me, 1972 |
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serie |
# 1 |
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Piemme, 2015 |
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Charlie Mortdecai è un mercante d’arte “dissoluto e immorale” di nobilissime origini che – più che altro per non pensare a quanta poca raffinatezza ci sia oggigiorno là fuori – si diverte a vivere disonestamente. Amante della vita pericolosa, delle letture osé e di svariati tipi di liquori, non può fare a meno del suo maggiordomo-sgherro, Jock, che si delizia a eliminare eventuali scocciatori col suo tirapugni di ottone, ma sa anche preparare a Charlie gustose colazioni annaffiate di brandy. Di tanto in tanto, Mortdecai ha qualche cliente milionario che gli chiede di procurargli questo o quel quadro di valore… Stavolta, si tratta della “Duchessa di Wellington” di Goya, che fino a poco prima se ne stava beatamente appesa al Prado di Madrid. Le cose si complicano quando il mandante, certo Milton Krampf, multimiliardario americano sposato con la bionda e vogliosa Johanna, ha la brillante idea di morire… Riuscirà Mortdecai, insieme al fedele Jock, a sfuggire ai servizi segreti di almeno due o tre Paesi, e soprattutto al suo temibile nemico, nonché vecchio compagno di scuola, il poliziotto Martland – un uomo davvero poco elegante, che non sa distinguere un porto da un whisky ben invecchiato? Un romanzo irresistibilmente divertente pubblicato per la prima volta in Inghilterra nel 1972, che segna l’arrivo in Italia di un autore di culto, oggetto di una meritata riscoperta in tutto il mondo. |
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Kyril Bonfiglioli - Mortdecai
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