Loriano Macchiavelli - Stop per Sarti Antonio


 


Loriano Macchiavelli

Stop per Sarti Antonio

serie Sarti Antonio

# 12

 

Cappelli, 1987

 

Gennaio: Beniamino Cortesi, da Avellino, studente. Ucciso con dodici colpi di kriss malese. Marzo: Claudio Bossi, da Ancona, studente. Colpito alla nuca da un boomerang. Morto. Giugno: Clara Baldelli, da Alessandria, ricercatrice. Uccisa da una freccia indiana. A Bologna, naturalmente, nella Bologna di Sarti Antonio, sergente, dove, fino a ieri, lo strumento più sofisticato ed esotico per dare la morte al prossimo è stato il veleno per topi. C'è chi ha interesse a far ammattire la questura e a terrorizzare la città. Prima considerazione: gli uccisi hanno nomi, cognomi e la città di origine che iniziano con le stesse lettere: A, B e C. A che fa pensare questo fatto? «Alle tre prime lettere dell'alfabeto» «Bravo, vedo che sei stato a scuola» Ma non è così semplice. Sarti Antonio, sergente, è costretto ad indagare fianco a fianco con un agente segreto arrivato espressamente dagli Stati Uniti e non si scomoda un super-investigatore USA per un bolognese maniaco che odia le persone B e C provenienti da A. E infatti, dietro il presunto maniaco si nasconde una delle più violente realtà della nostra storia recente e dei nostri tempi. Ma i metodi dell'americano sono troppo diversi da quelli usati da Sarti Antonio, sergente; le realtà nella quale i due investigatori hanno imparato a muoversi sono diametralmente opposte; Bologna non è New York se per entrare in casa di qualcuno, Sarti Antonio bussa e chiede permesso mentre l'amico americano sfonda la porta con un calcio ed entra impugnando la Magnum. Nonostante ciò, i risultati arrivano. E che risultati! Qualcosa di troppo grosso per le esili spalle del questurino fatto in casa. La verità che pian piano si delinea è talmente assurda che Sarti Antonio, sergente, non crede alle proprie conclusioni, avvallate dal talpone Rosas, naturalmente. E allora prende la decisione definitiva.

 

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