Willa Cather - La casa del professore


 

 

Willa Cather

La casa del professore

The Professor’s House

 

Neri Pozza, 2009

 

Il professor St. Peter si rifiuta di abbandonare la vecchia casa in cui ha abitato con la moglie e le figlie, e dove ha dato forma al suo capolavoro di studioso, un saggio storico sulle spedizioni dei conquistadores in America. Ma è anche la casa dove ha accolto Tom Outland, il suo allievo più stravagante e geniale, morto durante la Prima Guerra Mondiale, che ha avviato agli studi e a un futuro brillante ma breve di scienziato e ricercatore.

A poco più di cinquant’anni, il professore è vittima di uno scoramento che ha radici in un’insoddisfazione che il successo accademico e il benessere, anziché mitigare, rendono ancora più bruciante. L’arrivismo sociale della moglie, della figlia maggiore Rosamond e di suo marito Louie gli è estraneo e lo avvilisce. A rendere più dolorosi l’inquietudine e l’amarezza che affliggono Godfrey St. Peter è proprio il ricordo di Outland, la cui amicizia gli ha aperto una finestra sulla vita libera e appassionata che il giovane Godfrey – «l’altro ragazzo» – ha solo vagheggiato nell’adolescenza.

Durante una lunga estate solitaria, mentre lavora ad annotare il diario di Tom, il professore si trova a fare i conti con la propria vita.

Inserito al centro della narrazione, come la tavola centrale di un trittico, il racconto di Tom Outland della scoperta della Città di roccia, sulla mesa che si alza in apparenza inaccessibile nella pianura del New Mexico, è il cuore del romanzo, il centro da cui si irradia l’energia che muove i passi del giovane eroe e soccorre il professore. La rievocazione della storia di Outland riavvicinerà il professore alla propria natura originaria, «l’altro ragazzo», che le convenzioni e le responsabilità familiari hanno solo celato. Ma la riscoperta di sé non sarà indolore.

Con un colpo di genio narrativo, Willa Cather delinea un memorabile ritratto di uomo alla soglia della vecchiaia in contrasto col racconto di una giovinezza esemplare. Ne risulta un romanzo struggente, di grande forza figurativa, in cui il tema epico dell’avventura e quello elegiaco del disincanto si compongono in un’opera che ha il nitore e la sostanza del classico.

 

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