Willa Cather - Una signora perduta


 

 

Willa Cather

Una signora perduta

A Lost Lady

 

Adelphi, 1990

 

La «signora perduta» che sta al centro di questo romanzo vive nel vecchio West. È bellissima, nobile, affascina tutti. La vediamo attraverso gli occhi adoranti di un ragazzo che nulla ama al mondo quanto farle visita nella casa dove vive con il marito, il solido capitano Forrester, che ha costruito «centinaia di chilometri di strada ferrata – nella terra dell’artemisia e del bestiame, su su fin nel cuore delle Black Hills». Ai suoi occhi, come «agli occhi di tutti gli estasiati signori di mezza età che frequentavano la sua casa, qualunque cosa facesse Mrs Forrester era “da gran signora”, perché la faceva lei. Non riuscivano a immaginarla in una tenuta o in una situazione che la privasse del suo fascino». Tutto sembra tranquillo e armonioso, all’inizio. Ma la «signora perduta» cela in sé un’attrazione per qualcosa che sta tra il losco e il sordido, una sorta di perverso desiderio di degradazione.

Pubblicato nel 1923, questo romanzo «prezioso, articolato con straordinaria abilità» (Edmund Wilson) è considerato da molti l’opera più perfetta di questa scrittrice in cui oggi riconosciamo uno degli autori più importanti e durevoli del Novecento americano.

 

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