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William Makepeace Thackeray |
La fiera della vanità |
Vanity Fair |
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Rizzoli, 2007 |
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Becky Sharp vive in Gran Bretagna nell'anno 1819, è giovane, bella, parla francese, sa cantare e suonare il piano. Ma al contrario della sua amica Amelia, perfetta guida di moralità, Becky vuole una vita comoda, e sa bene che gli agi non si comprano con le virtù. Nel suo mondo, il mondo reale, i giovanotti parlano di moda, i ladri non sono affatto galanti e il gentiluomo ha un nome da ronzino. L'eroe non trova posto nella vita reale, e neanche tra le pagine di Thackeray. Acuto specchio della visione sociale dell'autore, La fiera della vanità è un romanzo vivace e multiforme, dotato di una tagliente leggerezza nell'affrontare il ridicolo, dove la Storia e il quotidiano vivono sulla stessa pagina senza contraddizioni e creano una delle più realistiche raffigurazioni del XIX secolo. Pubblicato all'epoca come romanzo a puntate, fu subito acclamato dai lettori come un moderno bestseller, e rimane oggi, anche grazie alla trasposizione cinematografica di Mira Nair del 2004, un classico intramontabile. Introduzione John Sutherland. |
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William Makepeace Thackeray - La fiera della vanità
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