La globalizzazione ha modificato, negli anni, abitudini, ambienti e persone a Sannazzaro de’ Burgondi, piccola cittadina di provincia nei pressi di Pavia, per lasciare spazio al consolidarsi di nuove routine, fino a quando queste vengono sconvolte dal misterioso omicidio di Renato Mandrini, detto René. Benestante, affascinante e stimato uomo di mezza età, amante della bella vita e sposato con Dina Valsecchi Morbegni, Renato vive nella grande villa di viale Loreto, dalla quale provengono le note di Chopin, abilmente stemperate al pianoforte dalle dita di Natalina – la sorella “pazza” di Dina – nelle torride notti estive, tra zanzare voraci, miasmi umidi e luci della Raffineria ENI. Sambuco e Dell’Oro, dell’omonima Agenzia Investigativa Sambuco & Dell’Oro con sede in Borgo Ticino a Pavia, sono ingaggiati dalla moglie di Renato che, tormentata dal sospetto di una tresca del marito con una donna più giovane, vuole vederci chiaro. Ma un semplice caso di presunte “corna” si trasforma in qualcosa di più intricato. Ancora una volta, Sambuco e Dell’Oro sono catturati da una nuova indagine. Personaggi da scoprire e già conosciuti e altre situazioni da controllare e su cui investigare per i due detective pavesi che, per alcuni giorni, gravitano intorno alla villa di viale Loreto, al Bar Sarti, ai suoi avventori e a Michela Sarti, la proprietaria. Le congetture e le intuizioni di Sambuco, insieme alle goffe ed esilaranti performance da tombeur de femmes da strapazzo di Dell’Oro, accompagnano la lettura fino al coup de théâtre finale con il quale si conclude il più noir dei tre romanzi che compongono la prima trilogia dell’Agenzia Investigativa Sambuco & Dell’Oro.
|
Nessun commento:
Posta un commento