In una gelida mattina di dicembre, poco prima di Natale, la carcassa di una Mercedes nera viene avvistata nelle acque del lago di Como in località Ponte del Diavolo, sulla strada per Bellagio. All’interno del Suv, intrappolato tra le lamiere, c’è il cadavere di Irene Castelli, quarantatré anni, una donna disinvolta e tormentata, ultima erede di una gloriosa dinastia di imprenditori lombardi. La ricchissima ereditiera è morta in circostanze misteriose, dopo una fuga precipitosa e un rocambolesco incidente notturno. Qualcuno ha manomesso i freni dell’auto. Cos’è accaduto a Irene? Chi voleva ucciderla? Le indagini, affidate al commissario Stefania Valenti e ai fidi Piras e Lucchesi, si concentrano da subito sulla vita privata della donna e sui familiari: l’affascinante marito Alberto Barbieri, da cui era di fatto separata da anni; il tenebroso autista-bodyguard russo; i due fratelli, a cui era legata da un ambiguo rapporto; l’enigmatica amica svizzera Inge Fischer. L’avvincente inchiesta, scandita da un meccanismo a orologeria e numerosi colpi di scena, condurrà Stefania Valenti sulle tracce del dramma privato della famiglia Castelli, iniziato quarant’anni prima tra le mura dell’ex sanatorio alpino di Sondalo. Nello splendido scenario delle esclusive proprietà sul lago e di una Svizzera mai così suggestiva e spettrale, la disperata vicenda esistenziale di Irene Castelli porterà Stefania Valenti a fare luce su un passato di ombre e denaro, fra intrighi familiari e segreti inconfessabili.
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