Riccardo Ranieri è il primo ad ammetterlo: non è neanche capace di unire i puntini, figuriamoci se sa risolvere un anagramma. Eppure la sua nuova, assurda indagine parte da un anagramma, in cui si nasconde il messaggio di un individuo che si firma “La ragione ha sempre torto”. Questa volta chi lo trascina nell’avventura è Sonia Pechinese, vicedirettrice del carcere di Padova, convinta che uno dei suoi detenuti sia stato ingiustamente condannato per omicidio. Tra grovigli di ambiguità e incomprensioni, soprattutto a causa della personalità impenetrabile di Sonia, Riccardo viene trascinato in torbide feste in ville sontuose, tra malviventi dediti alla prostituzione e allo spaccio di droghe, fino all’irruzione notturna in una misteriosa casa di cura per malati mentali.
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