Genova 1990: Maria Viani sta eseguendo le analisi necessarie per il trapianto degli organi di un donatore, Massimo Ghini, entrato in coma per un colpo di arma da fuoco. Le forze dell’ordine hanno stabilito che si tratta di suicidio. Ma è davvero così? Sia l’ex moglie dell’uomo, scarcerato da poco dopo aver scontato una pena per appartenenza a bande armate, che il suo datore di lavoro e amico, non sembrano convinti di questa tesi. Anche Maria Viani, compilando un rapporto per il Ministero della Sanità, si imbatte in una strana coincidenza che le fa dubitare di questa presunta verità. Non le resta che tentare di convincere l’amico Sergio Cantini, tornato da poco a Genova in veste di commissario, a riaprire l’inchiesta su questa e altre morti. Riuscirà la nostra biologa a vederci chiaro o si farà confondere da un pregiudizio? Sullo sfondo di una Genova di periferia, dove una storia legata a un recente passato torna prepotentemente a galla, vecchi e nuovi personaggi intrecciano le loro storie con un fil rouge che le unisce e conduce verso un tragico epilogo.
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