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Vincitore |
1997 |
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Martin Cruz Smith |
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La rosa nera |
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Rose |
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Mondadori, 1998 |
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Una città dell'Inghilterra vittoriana, Wigan, e una miniera che domina l'intero romanzo. Uno strano avventuriero, Jonathan Blair, il Negro, così chiamato in modo sprezzante, lui bianco, innamorato dell'Africa e delle donne africane. Due figure femminili ambigue e intriganti: Rose, la selvaggia, la "ragazza di miniera", senza pudori, senza remore e Charlotte, la bella e glaciale figlia del Vescovo, dominata dall'orgoglio. Altri personaggi popolano questo mondo, ma nella memoria restano soprattutto impresse "le ragazze di miniera", sfruttate fin da bambine, mal pagate, ma anche grande fonte di turbamenti per gli uomini e di paure per le donne. Sono moralmente libere, vestono pantaloni, hanno le braccia scoperte: per loro è difficile ripulirsi completamente dalla polvere nera del carbone che le copre e che simbolicamente oscura anche la loro coscienza. La trama del romanzo è guidata da un motivo investigativo: il vescovo vuole che venga ritrovato John Maypole, un giovane curato, fidanzato di Charlotte, sparito misteriosamente e incarica Blair delle indagini promettendogli in cambio la possibilità di tornare in Africa. Blair, oppresso dalla malaria che cura con chinino, gin e arsenico, prende molto seriamente l'incarico e attraverso i suoi occhi, il lettore viene gradualmente introdotto nella realtà di Wigan e nella psicologia dei suoi abitanti. |
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Martin Cruz Smith - La rosa nera
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