L’alba di Milano è un preludio che dura un amen. È il nanosecondo che anticipa il colpo dello starter, è un soffio di tempo tra l’immobilità della notte inoltrata e il sorgere del sole. E proprio poco prima di quell’amen, qualcuno uccide Luigi Pecchi detto Gigi Sciagura, un ottuagenario stralunato e inoffensivo che predica in giro per Milano la necessità di abbattere il Duomo. Ma chi ha deciso di farlo fuori con tre proiettili parabellum sparati da una pistola da guerra? Davvero quell’imprenditore edile contro cui Sciagura lancia i suoi strali? Oppure i parenti interessati a ereditare la casa di via Padova per mettersi in tasca i danari della vendita? Oppure ancora un misterioso personaggio che con Sciagura ha condiviso l’adolescenza e il primo amore durante la Guerra? O forse qualcuno che voleva impossessarsi del suo misterioso tesoro? A tutte queste domande dovrà dare una risposta il commissario Micuzzi, investigatore pigro e smemorato, silurato dalla Questura e parcheggiato per punizione al commissariato Città Studi. Fra le rinnovate avance della ex moglie, un brutale pestaggio di un'amica giornalista, l’incontro con una simpatica danzatrice, morti sul lavoro e traffico di stupefacenti, il commissario Micuzzi conduce personaggi e lettori alla scoperta di una Milano popolare e multietnica che brulica incessante lungo i marciapiedi di via Padova.
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