Milano, marzo 1975. Al parco Lambro, in piena notte, un'automobile esplode. Al suo interno si trova Daniele Belotti. La vittima è il giovane rampollo di un ricco imprenditore lombardo. L'indagine viene affidata al commissario Benito Malaspina, detto il Mala, un uomo che ha conosciuto la paura e ora non ha più timore di averne. Sono anni di piombo, e le piste da seguire sono tante, troppe. Il commendator Belotti offre una taglia milionaria a chi gli consegnerà la testa dell'assassino del suo unico figlio. E qui cominciano i guai: il killer prosegue coi suoi inneschi dinamitardi ad uccidere giovani ragazzi, e non sono benestanti come il Belotti; il commissario capo Puglisi vuole risultati in tempi stretti; la stampa preme; il nuovo poliziotto che affianca il commissario Malaspina, Venditti, con quel suo fare rozzo, volgare, certo non lo aiuta; il miglior informatore del Mala, Dino Lazzati detto Fernet, cronista di nera degradato alla posta del cuore, in quella taglia intravede la possibilità di tornare in pista, approfittando dell'ingenuità di una giovane giornalista. Riuscirà Malaspina a fermare uno spietato assassino che sembra avere in mente un preciso disegno omicida di cui non si intravedono i contorni? Mala & Fernet si muovono in un cocktail pirotecnico di poliziottesco e commedia neorealista, un ritratto veritiero della Milano degli anni Settanta, delle sue strade, della sua gente, delle sue trame, di una città che ha imparato che finire significa affacciarsi a un nuovo inizio. |
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