In una Ventimiglia soffocata dall'afa di agosto, in cui anche la criminalità sembra aver sospeso ogni attività, il commissario Scichilone rischia di farsi risucchiare dall'apatia e dalla depressione a cui faticosamente cerca di sottrarsi. In un improvviso susseguirsi di eventi ritroverà il sapore dolce amaro dell'indagine che lo porterà sulle tracce di diversi soggetti egualmente sospettati di crimini contro le donne. Ciò che emergerà, al di là delle responsabilità degli stessi, è la solitudine dell'uomo quale maschio che anacronisticamente cerca di imporsi sulle donne attraverso la violenza. Contestualmente, Scichilone verrà ammaliato dalla narcisistica personalità di una donna eterea che lo trascinerà in territori emozionali a lui sconosciuti.
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