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Edgar Pangborn |
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Pianeti allo specchio |
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A Mirror for Observers |
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Urania Classici n° 38, 1980 |
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Dal pianeta Marte, destinato alla completa estinzione, è fuggita sulla Terra una colonia di profughi. Costoro, dopo trentamila anni di vita segreta, celati nelle profondità della foresta canadese, escono ora alla luce del mondo umano, per esplorare la natura gli usi e i costumi della nostra razza. Non dissimili da noi, tranne minime caratteristiche fisiche, essi hanno però maggior saggezza e un cervello intellettuale più progredito. Tuttavia anche tra i marziani il conflitto tra il bene e il male è vivo e in atto, i “salvayani", ad esempio, (antichi abitanti della marziana città di Salvay) si dividono in Osservatori, saggi e pacifici, e Abdicatori, animati dal malvagio intento di sopprimere l'umanità e dominare incontrastati sulla Terra. La drammatica lotta che ne segue, condotta senza esclusione di colpi e con assoluta ignoranza da parte degli uomini, offre al lettore gli spunti per divertenti considerazioni sulla vita, sulle arti, sulla politica e sui cento aspetti del nostro mondo quotidiano. Ma una speranza accomuna questi due pianeti che, mediante i loro esseri viventi, sembrano specchiarsi l'uno nell'altro: una futura fusione delle razze e un perfetto avvenire per l'Universo. Resta valida la definizione wonderful, meraviglioso, che il New York Times dette allora del volume, come questo giudizio del San Francisco Chronicle: "Una vivacità di stile e una profondità di visione quali raramente si riscontrano nel campo sia fantascientifico sia di tutta la narrativa in generale." . |
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Edgar Pangborn - Pianeti allo specchio
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