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Vincitore romanzo francese |
2013 |
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Jérôme Noirez |
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120 journées |
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Non tradotto |
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Otto scolari: quattro ragazze e quattro ragazzi tra i dodici e i quindici anni. Si conoscono, si ignorano e vanno a scuola per vie diverse. Una sera, non escono dalla loro scuola. Si svegliano a Silling, un luogo oscuro e sotterraneo, metà bunker e metà collegio, dove per quattro mesi dovranno sottostare a strani rituali, simulacri scolastici, a volte sottomessi, a volte lasciati alla loro passività, spettatori e attori di drammi sanguinosi. Questa storia si sovrappone a quella di un narratore radiofonico, al quale viene chiesto di rivolgersi agli scolari sequestrati dal suo computer. Si presta al gioco a pagamento senza essere convinto di avere un pubblico. Eccolo qui, a narrare storie divertenti, tragiche, orribili dell'adolescenza, favole popolate da principi zombie e lumache giganti. Tra l'interno e l'esterno, la quasi-fantasia e il quasi-reale, nascono strane congiunzioni. "Perché ogni esistenza ha bisogno di una narrazione... Non è la pubertà che differenzia il bambino dall'adolescente, ma questa improvvisa negazione di una narrazione che gli adulti impongono ai bambini quando decidono di vedere in loro qualcos'altro. L'adolescente non è che un bambino privato di una narrazione, signor Duclos...". |
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Jérôme Noirez - 120 journées
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