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Poul Anderson |
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La spada spezzata |
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The Broken Sword |
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Fanucci, 1976 |
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Tra i romanzi fantastici contemporanei, pochi godono nel mondo anglosassone di fama pari a "La spada spezzata", che da vent'anni è fonte di ispirazione per numerosi autori di « heroic fantasy ». Quella narrata da Anderson, però, è una vicenda le cui radici simboliche affondano in un terreno mitico non fittizio: il pantheon nordico. La vicenda di Skafloc, il bimbo scambiato dagli elfi, e di Valgaxd, il suo sostituto tra gli uomini, figlio in realtà di un elfo e di una troll, si snoda infatti sullo sfondo della mitologia scandinava, una delle più ricche e affascinanti che esistano: gli dei Asi e gli dei Vani, i Goblin, Asgard la Sede Immortale, Yggdrasil il Frassino del Mondo, il Ponte di Bifrost, la Spada Spezzata. Questa arma, simbolo del potere riconquistato, protagonista di infinite epopee fantastiche, deciderà alla fine non soltanto le sorti del conflitto che oppone i troll agli elfi, ma anche il destino personale di Skafloc e Valgard. I lettori italiani, abituati forse ad un fantastico di « tono » diverso, affronteranno con stupore i drammi ancestrali, le maledizioni, le battaglie, le evocazioni di un mondo magico-eroico oggi scomparso, ma del quale rimangono vive le motivazioni umane e sovrumane, i sentimenti di odio e di amore che fanno agire sul loro palcoscenico insanguinato i personaggi di La spada spezzata ». |
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Poul Anderson - La spada spezzata
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