Patrick Modiano
Dall'oblio più lontano
Einaudi, 2017 (Prima pubblicazione: 1995)
Un ragazzo senza nome conduce una vita provvisoria vendendo vecchi libri nel cuore della rive gauche. Quando incontra Jacqueline riconosce in lei il suo stesso desiderio: fuggire, fuggire da tutto e tutti, forse anche da se stessi. Innamorati, scapperanno nella Londra elettrica dei primi anni Sessanta, finché una notte la donna scompare senza lasciare traccia. Come la protagonista di un sogno ricorrente, Jacqueline ricomparirà solo quindici anni dopo, con un altro nome, un'altra vita... Parigi, primi anni Sessanta. Un ragazzo senza nome conduce una vita provvisoria, vendendo vecchi libri e alloggiando negli alberghi del quartiere latino. Un giorno, in place Saint-Michel, incontra per puro caso un uomo e una donna, Gérard Van Bever e Jacqueline, apparentemente venuti dal nulla come lui, che vivono di giocate vincenti nei casinò di provincia e di affari poco chiari, risparmiando per il miraggio di una fuga a Maiorca. Il narratore resta subito irretito da Jacqueline, creatura stregata e indifferente, drogata di etere e chiusa in un segreto inaccessibile. Cosí si accompagna alla coppia per qualche tempo, lasciandosi trascinare senza opporre resistenza e sfiorando altri personaggi di quell'orbita misteriosa e malinconica. Poi, dopo che Jacqueline l'ha convinto a rubare del denaro a uno di questi conoscenti, decidono di scappare insieme a Londra, loro due soli. Ma una notte, nella città variopinta e eccitante dove hanno vissuto insieme e lui ha cominciato a scrivere, lei non torna a casa. Di passaggio a Parigi, quindici anni dopo, il narratore diventato scrittore riconosce il suo viso in quello di una donna che ora si chiama Thérèse...
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