La caverna
Feltrinelli, 2016 (Prima pubblicazione: 2001)
La vicenda è incentrata su una onesta famiglia di artigiani composta da Cipriano Algor, vasaio, la figlia Marta e il genero Marçal, guardiano in prova presso il Centro, un luogo misterioso, fulcro di ogni attività economica e amministrativa. La vita procede normalmente, con il vasaio che consegna a scadenze regolari le sue stoviglie al magazzino del Centro, finché un giorno, inaspettatamente, il Centro annulla il suo ordine per le ceramiche, gettando Cipriano nell’angoscia di un futuro improvvisamente incerto. A quel punto padre e figlia decidono di cimentarsi in un nuovo progetto: delle statuette d’argilla raffiguranti diversi personaggi. Contro ogni previsione, il Centro accetta di comprarle. Ma, altrettanto rapidamente, l’ordine viene annullato e Cipriano, la figlia e il genero non hanno altra scelta che traslocare nel Centro, dove Marçal ha diritto a un appartamento. Poco dopo essersi trasferiti, cominciano a sentire misteriosi rumori provenire proprio da sotto la loro casa. La loro indagine li condurrà a svelare un mistero, che trasformerà per sempre la loro esistenza. In quello che è stato definito, a buon titolo, uno dei romanzi fondamentali del nostro tempo, Saramago focalizza il nostro essere in balia dei dettami della globalizzazione e di un potere burocratico senza volto, ammiccante e al contempo spietato.
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