Farsi un'idea - n° 260 - 2017
Massimo Masserini - Come ci cureremo domani
La scommessa della nanomedicina
Siamo nel 2083. Anna ha 110 anni, è
ancora vispa, ma inciampa in un tappeto e cade rompendosi il femore; nel
giro di una decina di minuti potrà rialzarsi in piedi poiché il femore
si è auto-riparato. Come mai? Dall'anno 2070 i grandi anziani assumono
nano-particelle autoadesive che vanno a rimpiazzare una parte dei
costituenti delle ossa. Questa potrebbe essere un'applicazione futura
della nanomedicina, una scienza che impiega dispositivi piccolissimi,
programmabili, intelligenti, capaci di svolgere diversi compiti
contemporaneamente e già oggi utilizzati per curare o diagnosticare
malattie.
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