L'epopea dei Harafish - Nagib Mahfuz


 

L'epopea dei Harafish

 

 

 

 

Tullio Pironti

1999

Prima pubblicazione

1999

 

Tra moschee e caffè, fumerie di oppio e case di matrone, si tesse la tela de L'epopea dei haràfish. Nel romanzo si narra la drammatica storia dei Nàghi, famiglia di umili origini che, attraverso diverse generazioni, passa più volte da momenti di gravi difficoltà economiche a periodi di benessere legati al raggiunto potere e al conseguente prestigio, per poi ripiombare nella miseria a causa della dissolutezza. La storia ha inizio con Ashùr, un trovatello che, diventato futuwwa "guappo", si da una sua linea di condotta consistente nell'imporre il "pizzo" ai ricchi per aiutare i haràfish, i più poveri e bisognosi. Ashùr assurge pertanto, agli occhi della sua gente, a simbolo di giustizia e di fede e i "suoi" giorni saranno considerati dai haràfish come i "loro" giorni di gloria. Il romanzo si chiude con la storia dell'ultimo discendente dei Nàghi, che si chiama Ashùr come l'eroico avo. Egli riesce a convincere i haràfish che, per elevarsi socialmente, non devono contare sull'aiuto di un futuwwa ma solo su se stessi, raggiungendo così l'intento di trasformare una turba di miserabili in una forza straordinaria. Con una prosa che rifugge da tentazioni dialettali e che colpisce per la perfetta padronanza e originalità dei costrutti stilistici, per la capacità di descrivere i personaggi che rimangono come scolpiti davanti agli occhi del lettore, per la straordinaria ricchezza di vocabolario, l'autore ci offre un'opera avvincente, frutto della sua genialità.' 


Nessun commento:

Posta un commento