Un'esperienza personale - Kenzaburō Ōe


 

Un'esperienza personale



Garzanti, 1996 (Prima pubblicazione: 1996)

 
 
PREMIO NOBEL PER LA LETTERATURA 1994 Altri premi: Premio Akutagawa 1958 Premio letterario Shinchosha 1964 Premio Tanizaki 1967 Premio Noma 1973 Premio Yomiuri 1982 Premio Jiro Osaragi (Asahi Shimbun) 1983 Legion d'onore 2002 Tori-bird è chiamato così perché sembra sempre in fuga da tutto, da tutti e da ogni responsabilità, fino a quando il destino lo pone di fronte a un caso drammatico: un figlio nato con una grave malformazione cerebrale. Tori-bird, inizialmente incapace di reagire, si augura che il bambino muoia al più presto, ma via via comprende che questo altro non sarebbe che l’ennesimo modo per sfuggire alla realtà e si convince che di fatto ciò che lo trattiene sull’orlo del baratro è proprio il pensiero della lotta solitaria del suo bambino sfortunato. Dal contenuto autobiografico, il romanzo è anche una metafora del Giappone del dopoguerra e un’analisi della condizione umana nel secolo di Hiroshima.

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