Alberto Bevilacqua - La Pasqua Rossa


Alberto Bevilacqua

La Pasqua Rossa

finalista 2004

Einaudi, 2004

 

È il 21 aprile 1946. Nel carcere di San Vittore sono stipati piú di tremila detenuti, tra delinquenti senza bandiera, ex repubblichini ed ex partigiani condannati per reati comuni: un microcosmo impossibile, che rispecchia con paradossale fedeltà un'Italia che stenta a scrollarsi di dosso «il sentimento delle macerie». È in questa polveriera che scoppierà una delle rivolte piú imponenti del sistema carcerario mondiale, architettata da Ezio Barbieri, un eroe maledetto capace di amicizie e di amori intensi, dipinto dalle dicerie come un diavolo con fattezze angeliche, dal sorriso ambiguo, dall'intelligenza spiazzante. Ma chi era davvero Ezio Barbieri? Un uomo in grado di capire come nessun altro «i drammi in gabbia» e i destini futuri dell'Italia? Un profeta moderno? Un sognatore? È intorno alla personalità complessa, contraddittoria e carismatica di questo pifferaio magico che il libro di Bevilacqua si avvita a spirale: nella convinzione, profonda e contagiosa, che il destino di un uomo possa illuminare, a tratti, quello del mondo.

 

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