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Finalista 2010 |
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Bill James |
2009 |
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Confessione |
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Come Clean,
1989 |
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Serie |
# 5 |
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Sellerio |
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Ciò che ispira Sarah Iles (moglie del dirigente di polizia Desmond Iles) a frequentare quel malfamato locale, il Monty di Ralph Ember, è l’atmosfera eccitante di pericolo, e una sera, mentre è lì seduta in compagnia del suo giovane amante Ian Aston, irrompe trafelato un uomo elegante che si accascia vicino. Prima che si spengano le luci per permettere ai killer di finire in pace il lavoro, Sarah ha il tempo di ascoltare le ultime confuse parole di verità della vittima. Ma non può parlare, non può cercare di far luce, senza tradirsi con il marito. In effetti, quell’omicidio è soltanto il preludio di una carneficina tra le bande mafiose che stendono le mani sulla città. Una guerra, nella scura cittadina portuale al sud dell’Inghilterra dove si svolge l’intera serie poliziesca di Bill James, dentro la quale tutti restano trascinati. Sarah e il suo amante, come scomodi testimoni. I malavitosi assetati di controllo e di danaro, più o meno coinvolti col potere e col danaro per bene. Il corpo di polizia, un impasto di rettitudine e di corruzione. E i due protagonisti principali della serie, Desmond Iles e il suo sottoposto Colin Harpur, nemici e alleati: il primo che ne fa un fatto di vendetta personale, il secondo sempre ingolfato nelle sue più o meno lecite frequentazioni criminali; i due, angeli e demoni, a contendersi la linea incerta che divide il giusto dal necessario. A cercare di forzare il male in utile e l’utile in bene. Gli anni sono quelli che gli storici hanno denominato «il lungo addio della Thatcher» vale a dire il periodo in cui la «signora di ferro» sta perdendo il potere. Ed è in realtà il cambio storico degli anni Ottanta thatcheriani (di portata mondiale: la sconfitta delle roccaforti sociali eredità del dopoguerra, l’aziendalizzazione totale, il trionfo della logica liberista: perfino i criminali, in questo libro, parlano con un farsesco gergo politicizzato) che l’autore rappresenta con la sua serie nera, mettendo in scena la lotta eterna tra criminali e poliziotti per il dominio della zona grigia, convinto per primo che il giallo «non ha limiti, inclusi i temi sociali». «Solo in apparenza un thriller – hanno detto i critici di Bill James –, questo libro è una complessa appassionante raggelante e sorprendente miscela di riflessione etica e studio psicologico». |
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Bill James - Confessione
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