Enzo Siciliano - Carta blu


Enzo Siciliano

Carta blu

finalista 1992

Mondadori, 1992

 

Carta blu, la carta da pacchi, la carta con cui si foderavano i quaderni di scuola: anni Quaranta, anni Cinquanta. Un giorno, ma oggi, avvolto in un foglio di carta blu, a uno scrittore ormai votatosi per delusione alla critica d’arte, padre di un pittore, arriva un pacchetto inviato da in misterioso mittente. Facile la scoperta che la mittente è la moglie di un amico di giovinezza: Umberto, conosciuto casualmente, poco meno di quarant'anni prima all'università, per i corridoi della facoltà di lettere. Giovanissimo pittore, Umberto si era lanciato in ardita avanscoperta, sull'informale e sul materico. Oggi però é scomparso, e ha fatto in modo di lasciare a lui, all'amico di un tempo, l'amico di entusiasmanti e anche dolorose avventure intellettuali, quel pacchetto di memorie e delusioni, il cui contenuto é intera materia di romanzo. Carta blu di Enzo Siciliano, non è però soltanto una storia di memorie. Casomai è il romanzo di una resistenza al ricordo, e dei modi in cui ciò che di noi abbiamo voluto seppellire e dimenticare, torna a possederci di nuovo. Tuttavia é la vita a prendere fiammeggiante rilievo in Carta blu: gli amori, il sesso, anche il piacere della pittura, della musica, del jazz, o la scoperta di come amaramente si condensi dentro di noi la conoscenza delle nostre ferite, le ferite sofferte nei rapporti affettivi, fra una madre è un figlio, nel passato, nel pieno della guerra, o nel presente, in questo presente dove tutto sembra facile e conoscibile, tra un padre e un figlio. Ma Carta blu è anche il romanzo di quegli anni che molti giovani, fra cinquanta e sessanta, hanno vissuto scoprendo ciò che appariva con volto lusinghiero, una nuova maniera di convivere, di essere, di esprimersi. Accadde con il '56 che il comunismo svelasse a quei giovani il proprio volto brutale: Siciliano lo racconta con la pietà che il tempo richiede. Il romanzo di quella generazione che ha vissuto la propria formazione nel momento delle "grandi speranze" in un clima incandescente, povero, entusiasta e vitale. Con la leggerezza e il fascino di uno stile che tutto rende tangibile, tutto trascina in una trasparente visibilità, Enzo Siciliano, sempre più partecipe di quella tradizione che il romanzo che ha James e Forster quali punti di forza, ci avvicina con piena maturità di mezzi agli eterni temi dell'amicizia, dell'amore, della paternità, facendo della storia una tela dai colori vivi e indimenticabili.

 

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