Gianni Celati |
Fata Morgana |
finalista 2005 |
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Feltrinelli, 2013 |
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“La vita non è che un perdersi in mezzo ad allucinazioni varie” “L’uomo che scrive” – vale a dire il personaggio che dice io – risiede in un villaggio normanno. Nella solitudine brumosa della campagna, in una casa dalle scale scricchiolanti, piena di piccoli notturni rumori, raccoglie materiali documentali sul misterioso popolo dei Gamuna: le sue fonti maggiori sono le lettere e i taccuini dell’amico viaggiatore Victor Astafali, gli articoli di un aviatore argentino, Augustin Bonetti, e il diario che la suora vietnamita Tran gli viene leggendo quando egli si reca a trovarla al di là della Manica. Il romanzo di Gianni Celati è il racconto – appassionante come un delirio scientifico, come una riscrittura dell’avventura umana – dell’approssimazione infinita all’identità dei Gamuna, degli studi che la squadernano e si fermano alla soglia dell’indicibile, della violenza che la vuole cancellare. |
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Gianni Celati - Fata Morgana
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