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Gina Lagorio |
La spiaggia del lupo |
finalista 1977 |
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Garzanti, 1977 |
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Nella linea della tradizione narrativa anglosassone, il romanzo avrebbe potuto intitolarsi “Storia di Angela”. È questa infatti la storia della formazione di una coscienza, entro la morsa del nostro tempo; e mentre di solito una protagonista femminile tende a distrarsi dalla realtà, qui Angela, con caparbietà esistenziale, vi immette tutta se stessa. Senza grandi gesti ma senza rimorsi né regressioni, diviene ed è una creatura vera, autentica, che vive libertà e solitudine, amore e sessualità — faccia misteriosa e irresistibile della vita — come qualcosa da accettare religiosamente, e da vivere responsabilmente. I luoghi dove Angela compie la sua identificazione di donna sono una Liguria sentita come un fondale di fiaba nel mito di un’esperienza poetica molto vicina all’autrice e una Milano che i contrasti sociali fanno lacerata e violenta. Dopo tante eroine evasive, rinunciatarie, gratuite, in questa insolita giovane donna fedele al proprio “corpo d’amore”, femminista nelle cose anche se non teorizza, molte donne si riconosceranno. E tuttavia “La spiaggia del lupo” non si propone come opera a tesi: la felicità della scrittura scarica il simbolo e vitalizza la parabola nella linearità di una narrazione densa di accadimenti, di personaggi e di emozioni. |
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Gina Lagorio - La spiaggia del lupo
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