Giorgio Montefoschi - L'amore borghese





Giorgio Montefoschi

L'amore borghese

Candidato 1978

(Edizione La Nave di Teseo, 2020)

 

"A ripensarci, solo un incosciente poteva intitolare nel 1978 un suo romanzo L'amore borghese, in pieno post Sessantotto, con la borghesia fatta a pezzi e i sentimenti, a cominciare dall'amore, dileggiati o messi sotto le scarpe. Del resto, era vero: volevo raccontare la storia di un adulterio, descrivere una famiglia borghese proprio di quell'epoca, e i tormenti di uno scrittore che dalle strettoie palesi di quell'epoca voleva sollevarsi. Nelle interviste mi chiedevano: lei parla della borghesia? Sì, rispondevo, ma è così strano? Poi, con la sua recensione, arrivò Carlo Bo. Che scrisse: "L'abilità dello scrittore va colta nel confronto fra la mediocrità dei dati (adulterio, matrimoni, vita di scrittore) e il riflesso interiore delle conseguenti vicende. Il lettore, alla fine, ha qualcosa di molto più importante di un piccolo catalogo di notizie: ha cognizione di un sentimento capitale della vita... che è poi il mistero o quanto del mistero siamo in grado di cogliere"." (Giorgio Montefoschi)

 

 



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