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Giuseppe Carrisi |
2010 |
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Gioventù camorrista Crescere a Napoli tra scippi, rapine e prevaricazioni: la sconvolgente educazione criminale dei "guaglioni" di periferia, raccontata dalla voce dei protagonisti |
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Francuccio ha 15 anni e vive in uno dei quartieri di Napoli dove la camorra, "'o Sistema", la fa da padrona. E dove, attraverso le sue leggi non scritte, i suoi codici d'onore, identità e linguaggi, è riuscita a imporre una sottocultura criminale che ha scavato un solco profondo nelle vite dei giovani, ragazzi e ragazze, lasciando intatta una tragica e violenta esaltazione della propria individualità. Nel dedalo di vicoli nascosti, nello squallore dei "bipiani", lungo il muro di ferro e cemento della tangenziale, in questa periferia dimenticata da Dio e dagli uomini, Francuccio e i suoi amici (lo Scuro, Sasà, Vincenzo, Romina, 'O Barone e tanti altri ancora) si misurano con una feroce realtà fatta di scippi, rapine, spedizioni punitive, prevaricazione, odio, solitudine, abbandono. Questi giovani sopravvivono a loro stessi sfidando ogni giorno la morte, e non sempre riescono a vincere. Perché, prima o poi, ti trovi nel posto sbagliato al momento sbagliato e, a 16 anni, come è successo a Mariano, hai solo il tempo di chiamare tua madre per salutarla: "Ciao mamma, mi hanno sparato. Ti amo, perdonami". |
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Giuseppe Carrisi - Gioventù camorrista
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