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Guglielmo Biraghi |
Lo sguardo nel buio |
Candidato 1972 |
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(Edizione Rizzoli, 1972) |
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Non è facile definire II genere di questo libro. Fantascienza e metafisica vi convivono, innestate su uno spunto grottesco aperto a sorprese drammatiche. Mettendo a frutto multiformi esperienze di studio e di vita, Biraghi immagina che uno scrittore In vena di evasioni fantastiche si sia avventurato, novello apprendista stregone, tra gli infiniti come dove e quando dell'universo, riconducendone imprudentemente con sé, nella stessa rete, eterogenei personaggi il cui unico tratto comune è di fiorire oltre la realtà consueta. Eterni ed effimeri, comici e tragici, generosi e malvagi, umani e non umani, tali personaggi travolgono nei loro contrasti l'audace, il quale, con l'aiuto della giovane moglie, trascorre una lunga notte a cercare di esorcizzarli e recuperare cosi le proprie scompigliate sembianze. All'alba, in effetti, ogni esoterica incompatibilità si comporrà nella parola fine. Ma toccherà al lettore decidere se lo sguardo cui si riferisce il titolo sia quello ansiosamente gettato dal protagonista nell'oscurità intorno a noi o quello che gelido ci scruta nell'oscurità del nostro intimo. |
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Guglielmo Biraghi - Lo sguardo nel buio
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