Joe Gores - L'ora del lupo



 

IperFiction costola color canna di fucile

Giallo, Thriller, Suspence, ecc.

Joe Gores - L'ora del lupo

Wolf Time, 1989

 

 

Interno Giallo

1989

 

Hollis Fletcher vive di caccia: da quando ha perso la sua donna si è isolato in un capanno sulle montagne del Minnesota, deciso a dimenticare il mondo. Garrett Westergard è esattamente il suo contrario: gli piace stare in mezzo alla gente, dominare la gente, strumentalizzare la gente. E' in corsa per la Casa Bianca ed è deciso ad arrivare nello Studio Ovale costi quel che costi. Mai due uomini sono stati diversi come Hollis e Garrett, e mai hanno avuto tante cose in comune: Nicole, tanto per cominciare. Nicole è figlia di Hollis e fa parte dello staff che aiuta Garrett nella campagna elettorale. Inoltre, i due sono stati compagni di studi, molti anni prima. Forse non si incontrerebbero più, se non fosse che un giorno uno sparo schiocca nel silenzio delle nevi, e Hollis rimane sul terreno, dato per morto dal suo aggressore. Da questo momento Hollis si trasforma in un cacciatore di uomini: non intende essere braccato da uno sconosciuto, contrattaccherà con forza, deciso a invertire i ruoli, scende dalle sue montagne ma quello che trova non gli piace: stritolati dalle logiche del potere, sua figlia e suo genero si sono trasformati in qualcosa di irriconoscibile, e ovunque la gente pare vivere chiusa in se stessa, senza più obiettivi comuni. In quanto a Garrett, pur sforzandosi di apparire l'uomo giusto per l'America, forte e senza macchia, è evidente che ha paura di un'ombra che dal passato potrebbe aggredirlo alle spalle. Trovare l'attentatore sarebbe un'impresa impossibile, se non fosse che Hollis ha avuto come mentore Charlie Sette Orsi, un vecchio indiano che della caccia conosce tutte le astuzie. E mentre batte la pista ancora calda, Hollis si accorge che, assurdamente, tra lui uomo solitario e senza ambizioni, e coloro che potrebbero avere presto in mano i destini dell'America, la suddivisione è tanto poco marcata da rischiare di confondere un terreno con l'altro, e la preda con il cacciatore. Un romanzo in cui il potere politico viene visto con occhi del tutto spassionati, da chirurgo, e là dove il bisturi affonda, il sangue che zampilla non è sangue, ma fango.

 

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