Marco Missiroli |
Senza coda |
finalista 2006 |
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Fanucci, 2005 |
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“Fra tre giorni ci vai da Carmine, a papà?” Questa frase, e per Pietro ricomincia a pulsare il segreto. Un segreto racchiuso nel favore da fare a suo padre senza che nessuno lo venga a sapere e senza nessun errore. Questa frase, e per Pietro niente è uguale a prima. Così il sole forte del giardino diventa il buio cattivo della cantina e l’odore buono della piccola casa si trasforma nel fetore di cemento della grande città. Non ci saranno più le sfide con l’amico Luigi e neanche le lucertole da catturare per poi tagliar la coda, né i pomeriggi con Nino, il vecchio giardiniere dalle mani callose e il sorriso buono. Non ci saranno più nemmeno le carezze di sua madre, soffocate da una verità crudele e silenziosa. Per Pietro, all’improvviso, ci sarà solo il mondo adulto di suo padre: quello di Carmine e del suo viso bucato, di Toni il pasticcere e dei suoi occhi da topo, degli uomini del cancello e di una cosa dentro che graffia e morde lo stomaco. Il mondo crudele che Pietro scoprirà attraverso i suoi occhi innocenti e a cui si ribellerà fino in fondo. Un romanzo d’esordio dolce e potente che sa di antico, fa rabbia e commuove. Con un linguaggio corporeo e visivo, l’autore racconta del delicato rapporto fra un padre e un figlio, della scoperta del male e della sua ineluttabilità, di un bambino che cambia pelle e diventa grande. |
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Marco Missiroli - Senza coda
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