Mario Soldati - A cena col commendatore





Mario Soldati

A cena col commendatore

Candidato 1951

(Edizione Club degli Editori, 1961)

 

Tre racconti tenuti insieme dalla felice ed emblematica invenzione del Commendatore narrante. Nel primo, La giacca verde, il celebre direttore d'orchestra W., appena avviate le prove dell'“Otello”, interrompe l'esecuzione e se ne va, rescindendo clamorosamente il suo contratto. Aveva riconosciuto improvvisamente il M° Romualdi, timpanista in orchestra, e di colpo si era ricordato Firenze, durante la guerra: Dolores, la donna di Romualdi, era finita nel suo letto. Restava ancora molto da chiarire, e non si poteva farlo nella buca dell'orchestra... Il padre degli orfani è il sovraintendente alla Scala, uomo chiacchierato quanto riservato: un erotomane raffinato e pieno di fascino. Che cosa nasconde sotto quella benefica istituzione che ha trasformato la sua sontuosa villa in Brianza in un esemplare orfanotrofio che egli stesso amministra e dirige? Infine, La finestra. Il Commendatore è a Londra subito dopo la guerra, felice di incontrare la sua cara amica Twinkle. Una donna affezionata e sfuggente che segue un suo amore perduto: un pittore italiano di cui ritrova, in un museo, un quadro non firmato ma ben riconoscibile. Riproduce la finestra di una sua stanza, abitata anni prima. Il pittore è morto, ma la prova de suo amore, sempre sottaciuto, è ormai inconfutabile.

 

 



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