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Raffaele La Capria |
Amore e psiche |
finalista 1973 |
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Bompiani, 1973 |
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La vicenda si svolge a Roma nell'arco di una giornata di un anno imprecisato, ma verosimilmente nei primi anni settanta: sono descritti infatti cortei e manifestazioni politiche violente tipiche degli anni di piombo. Il protagonista del romanzo, di cui si ignora il nome, è uno scrittore di mezza età, funzionario di un ente culturale («la scrivania è ingombra di manoscritti e copioni da leggere»), che vive in un appartamento in una zona residenziale con la moglie, una figlia, e una donna di servizio che si prende cura della casa. L'uomo sospetta la moglie di tradimento o quanto meno di scrivere lettere d'amore a qualcun altro. L'uomo, che soffre inoltre di problemi di vista e udito, cerca di risolvere con pacatezza crisi domestiche e familiari. Si rende conto che il suo matrimonio è in crisi, ritiene ormai inevitabile la separazione e non vorrebbe coinvolgere la figlia ancora bambina. L'uomo ha un amico, Gianni, originario di Napoli, uomo colto ma con gravi problemi psichici ed esistenziali. L'uomo sta scrivendo un romanzo, che tuttavia teme di non riuscire mai a portare a termine per difficoltà nel raccontare i propri sentimenti personali. Mentre si reca a prelevare la figlia dalla scuola pomeridiana, l'uomo resta coinvolto in una manifestazione politica violenta nel corso della quale si sorprende a lanciare un sasso a cui seguono un'esplosione immediata e la morte di Gianni. In un'atmosfera onirica l'uomo tenta di interpretare il significato della propria esistenza. |
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Raffaele La Capria - Amore e psiche
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