William Gibson - Luce virtuale



 

IperFiction color azzurro

Fantascienza

William Gibson - Luce virtuale

Virtual Light, 1993

Bridge trilogy #1

 

Interno Giallo

1994

 

San Francisco, anno 2005. La città è stata semidistrutta da un terremoto che ha sconvolto tutta la California. Il ponte sulla baia è in parte crollato e viene giudicato pericoloso, ma migliaia di diseredati l’hanno eletto a loro precario domicilio. Il mondo è coperto da una fitta rete informatica, attraverso la quale le informazioni corrono alla velocità della luce. Ma in agguato ci sono sempre gli hacker, i pirati informatici, pronti a tutto pur di entrare in possesso di dati essenziali da rivendere. Per evitare le loro insidie, occorre tornare all’antico, alla forza dei muscoli e all’intelligenza dei giovani che hanno voglia di farsi largo. Fra le strade affollate di persone e mezzi d’ogni genere, sfreccia instancabile la bicicletta ultra rinforzata di Chevette Washington che fende il traffico senza mai perdere il ritmo. Quest'agile ragazza, uno dei tanti corrieri che sfidano continuamente tutto e tutti, è in costante corsa contro il tempo, perché i plichi che deve recapitare contengono informazioni di straordinaria importanza. Un giorno Chevette cade in tentazione, si impossessa di un innocuo paio d’occhiali, che oltretutto non riesce a usare, perché, una volta inforcati, non mostrano niente. Si tratta di occhiali L.V., o Luce Virtuale, e sono in molti che li vogliono, e sono disposti a tutto pur di possederli. Incaricato di ritrovarli è Berry Rydell, ex poliziotto riciclato dalla IntenSecure, compagnia di sorveglianza armata. Ma cosa c’è di tanto importante in un paio d’occhiali? Forse il fatto che sono un esemplare unico? Ma nemmeno questa ipotesi giustificherebbe la lunga scia di ricatti, violenze e uccisioni che si dipana lungo la strada della ricerca. Il fatto è che gli occhiali Luce Virtuale nascondono un segreto di drammatica attualità: mostrano la realtà non com’è, ma come potrebbe essere.


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