|
|
Felice Del Vecchio |
La chiesa di Canneto |
Vincitore Opera prima 1957 |
|
Einaudi, 1957 |
|
|
|
A CHIESA DI CANNETO sta tra il racconto, l'evocazione lirica di memorie d'infanzia, la riflessione saggistica, e quel particolare genere di narrazione che vuole rappresentare e comprendere un'esperienza esistenziale e sociale nella sua totalità ed ha per capostipite il CRISTO S'E' FERMATO A EBOLI. Questa volta lo scenario è il Molise. La chiesa di Canneto sorge a circa due chilometri a valle di Roccavivara, lungo il fiume Trigno. Roccavivara, un paese di millecinquecento anime, è invece inerpicato sulla montagna e il tempo vi è scivolato sopra senza alterarne l'aspetto. Con le sue case di sassi strette intorno alla chiesa, le sue tradizioni remote e la sua gente, sta là, alle soglie del mezzogiorno. Felice Del Vecchio è cresciuto in quest'angolo perduto, dove l'esistenza si snoda secondo leggi e consuetudini secolari: ne conosce una a una le pietre, una ad una le ore del giorno e delle stagioni. E' la prima volta che, per testimoniarsi, ha preso a scrivere, non ha voluto altro che svelare l'immagine del suo paese, restituire volti e gesti della gente di Roccavivara, fissandone in queste pagine il dolore e la speranza. Quello che per altri poteva essere un elusivo rifugio nella memoria, per lui è risolto in interpretazione di una condizione storica di vita, in interrogativo morale. Ripensando liricamente, nel suo excursus autobiografico, il proprio paese, Del Vecchio ha finito per indagarne il destino, inserendosi nella nostra migliore letteratura meridionalistica. Senza quasi parere, con una trenera autentica voce." |
|
|
Felice Del Vecchio - La chiesa di Canneto
Iscriviti a:
Commenti sul post (Atom)
Nessun commento:
Posta un commento