Gerard De Villiers - Garofani rossi


 

 

 

Gérard de Villiers

2013

Garofani rossi

Les sorciers du Tage, 1975

Serie SAS

# 40

Segretissimo SAS n° 66

Maggio 1975. Nella Lisbona rivoluzionaria il fotografo Joe Walker sa come mimetizzarsi tra le folle di manifestanti e i miliziani che presidiano le strade. Non farebbe una bella fine, se si scoprisse che dietro il suo aspetto da vagabondo, sotto quelle lenti spesse e quei jeans rattoppati, c’è un uomo della CIA. Area caldissima il Portogallo, per l’Agenzia, che si è fatta cogliere di sorpresa dalla Rivoluzione dei garofani e ora si ritrova con un paese che pullula di spioni del KGB. E proprio alla continua ricerca di notizie riservate, Joe sta aspettando fuori da una caserma due informatori: la bella Guadalupe e suo marito Alfonso. Ma la coppia viene improvvisamente bloccata dai militari e la loro auto crivellata da raffiche di mitra. Lui muore. Lei, ferita, viene portata via. Joe ha scattato foto di tutto, e ora quelle immagini Malko Linge se le vede scorrere davanti agli occhi negli uffici della CIA a Lisbona. Toccherà a lui intervenire nella guerra sotterranea che si sta combattendo da quelle parti. Brutta grana per il Principe delle Spie, in un angolo d’Europa ad altissimo tasso d’infiltrazione sovietica.

TRAMA del 2018: «In Portogallo è in corso una rivoluzione. Pacifica, dicono. Ma sotto la superficie si combatte una guerra d’intelligence. Per CIA e KGB è l’ennesimo terreno di scontro su cui muovere le loro pedine. Il guaio è che Mosca, con la sua pervasiva infiltrazione in ogni ambiente della società, gode di un vantaggio quasi incolmabile sugli americani, colti di sorpresa dal colpo di Stato che ha messo fine al regime di Salazar. Ora un’informatrice dell’Agenzia, Guadalupe, è caduta nelle mani dei militari. In compenso la moglie di un ufficiale sovietico, Natalia, ha preso contatti offrendosi di passare all’Occidente. Due belle gatte da pelare per Malko Linge, inviato sul posto a occuparsene. In un paese dove tutto è virato al rosso nel dilagante tripudio anticapitalista, sarà un successo per il Principe delle Spie non aggiungere al colore dominante anche quello del suo sangue.»

 

 

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