Gerard De Villiers - Quello sporco mestiere di spia


 

 

 

Gérard de Villiers

2016

Quello sporco mestiere di spia

Amok à Balì, 1970

Serie SAS

# 17

Segretissimo SAS n° 17 (nuova serie)

TRAMA del 1970: «A Giacarta, morti come piovesse: per forza, quando ci sono di mezzo una crudele contessa prussiana, l’ambiziosa moglie di un uomo di stato e un traffico d’armi che potrebbe decidere in quali mani finiranno le leve del potere, la violenza è un passaggio obbligato. Quando poi in quest'atmosfera allucinata s'inserisce un uomo come Malko Linge, l’Altezza Serenissima del servizio segreto americano, le scintille sono destinate a moltiplicarsi. Da una parte, il generale Unbung, acceso nazionalista, il cui motto sembra: “patria e mitra”, che vuole a tutti i costi impossessarsi delle armi. Dall’altra, un gruppo di persone eterogenee, ma anch'esse con un'unica mira: il potere. È difficile trovare una soluzione non cruenta a problemi di questo tipo, tanto difficile che neppure SAS ci riesce. Inoltre, gli intrighi di due donne accecate dall’ambizione e l’agghiacciante genocidio perpetrato da Unbung, fan sì che anche un agente come SAS, preparato a qualsiasi imprevisto, resti disgustato dal suo “sporco mestiere”.»

TRAMA del 2016: «Giacarta è il luogo scelto per il contatto. Ma l’informatore indonesiano è in ritardo, e Malko si sta innervosendo. C’è puzza di trappola. Lo dimostra il fatto che l’uomo arriva all’appuntamento giusto in tempo per morirgli fra le braccia, pugnalato. Qualcuno ha voluto tappargli la bocca prima che comunicasse le notizie richieste. Tutto è collegato all’imminente arrivo in porto di un cargo con un quantitativo di armi sufficiente a equipaggiare un piccolo esercito: ai ragazzi di Langley piacerebbe scoprire l’identità del destinatario. Desiderio probabilmente non condiviso da quest’ultimo, almeno a giudicare dal tentato omicidio di cui Malko è vittima poco dopo. E mentre una pista lo conduce a Bali, il Principe delle Spie farà bene a guardarsi le spalle in questo angolo della terra dove la follia è di casa.»

 

 

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