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Gérard de Villiers |
2020 |
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SAS: m’arma, non m’arma |
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Des armes pour Khartoum, 1981 |
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Serie SAS |
# 63 |
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Segretissimo SAS n° 63 (nuova serie) |
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TRAMA del 1982: «Nel Ciad c’è bisogno d’armi, e un astuto esiliato di questo paese chiede aiuto alla CIA, la quale promette, ma non si sa se manterrà. L’astuto esiliato fa fuori un paio di persone, tanto per dimostrare che fa sul serio. Malko Linge si irrita per l’inutile crudeltà, e quando Malko si irrita può succedere di tutto. E la bella, folle principessa Tubù? Lotta per una causa, per il semplice piacere di lottare oppure, più banalmente, perché le piace Sua Altezza Serenissima Malko Linge, agente a sangue blu?» TRAMA del 2020: Per Ted Brady, capo della stazione CIA di Khartoum, non c'è scampo. Un'organizzazione di guerriglieri l'ha preso in ostaggio per forzare la mano agli americani e ottenere forniture di armi, ma di là dall'Atlantico nessuno si sogna di cedere al ricatto. Tradotto: addio, Ted, e grazie. Quando il suo cadavere sventrato viene ritrovato nel deserto, tocca alla moglie di un altro funzionario diventare merce di scambio. I pezzi grossi di Langley non possono lasciare che faccia la stessa fine e spediscono sul posto l'unico uomo in grado di salvarla senza compromettere l'Agenzia. A questo onore Malko Linge rinuncerebbe volentieri. La capitale del Sudan con le sue bidonville proprio non gli piace. Senza negozi, senza strade asfaltate, senza niente, è una città fantasma con quarantacinque gradi all'ombra. Ma il Principe delle Spie è un negoziatore inviato a trattare per la liberazione della donna, non un turista. Meglio allora infilare la pistola ultrapiatta sotto la camicia, in modo che non si noti troppo, e contattare i rapitori. Sperando di non candidarsi al ruolo di ostaggio numero tre. |
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Gerard De Villiers - SAS: m’arma, non m’arma
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