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Luigi Malerba |
Le pietre volanti |
Vincitore narrativa 1992 |
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Rizzoli, 1992 |
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Le pietre volanti è nato durante una gita nella campagna toscana, davanti a un quadro di Fabrizio Clerici, nel quale l'autore ha ritrovato quasi un simbolo dell'inquietudine che attraversa tutta l'opera dell'artista. Sensazione rafforzata dalle conversazioni, divaganti e profonde con il pittore, che forniscono il pretesto iniziale del romanzo. Un libro intenso, dal fascino assoluto, premiato nel 1992 con il Viareggio e il Campiello, che mette in scena come protagonista-narratore proprio un pittore che racconta gli anni della sua formazione umana e professionale, la nascita di una vocazione ma anche la scoperta dell'impossibilità di avere relazioni umane, dell'ineluttabilità della solitudine, della vacuità insita in ogni legame e del dolore inseparabile da ogni sentimento. Emblema stesso della condizione umana appaiono dunque proprio quelle "pietre volanti" immaginate e dipinte in gioventù che il pittore inaspettatamente ritrova, dopo lunghi viaggi, nell'area archeologica di un lontano paese. |
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Luigi Malerba - Le pietre volanti
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