Nello Saito - Dentro e fuori


Nello Saito

Dentro e fuori

Vincitore narrativa 1970

Rizooli, 1970

 

Nello Saito è autore di Maria e i soldati (1948), uno dei migliori romanzi dell'epoca neorealista - come hanno scritto De Robertis e Pancrazi - con  il quale l'autore si poneva volutamente al di fuori degli schemi della stessa. Dopo un lungo silenzio, con un linguaggio reso più   allucinalo   e   preciso  da   una  fitta esperienza di moderna saggistica, Saito torna con prepotenza alla narrativa, collocandosi in un punto estremo di osservazione   (l'ultima   striscia  della  Sicilia Orientale) e per cosi dire, dentro o fuori delia Sicilia, dentro e fuori d'Italia, convinto che proprio questa posizione di ambivalenza e d'esilio, questo andirivieni al di qua e al di là della coscienza   storica,   lo   aiuti  nel   captare  una maggiore porzione di realtà. Lo spunto iniziale è  la crisi della scuola d'oggi. E l'avventuroso viaggio di questo donchisciottesco, straordinario, magrissimo  Presidente che passeggia incompreso tra piccoli professori, studenti e pescatori è la parte più avvincente, indimenticabile dei romanzo, ambientato in una Sicilia  inedita,  ritratta  senza pietà  ma anche ascoltala nell'intimo, nelle sue più profonde ragioni.  Il racconto poi si amplia, trovando il suo acme di tensione nell'incursione entro l'orrida valle di Pantalica; ed è il punto in cui i piani narrativi si ricompongono in un'unica angosciosa   domanda:  cos'è   italiano? Cosa vale più oggi quel messaggio di cui anche la Sicilia è stata stupenda matrice? Così l'Io vagante si trova davanti a due Sicilie: quella di ieri, che soffre sotto un mito gattopardesco, e quella nuova, cui nessuno vuol riconoscere (ancora una volta) la validità del messaggio. Due Sicilie che sono due Italie. Di qui il grido che parte da Pantalica.  lanciato con masochistico coraggio (quello che muove anche la precedente commedia di Sàito I cattedratici,  feroce satira contro i professori universitari) e che reclama qui l'urgenza di una scelta. Se la poesia è (come è stato detto), la sola vera contestatrice del sistema, Dentro e fuori è, anche per questo verso, un romanzo poetico. Che fa della poesia un'arma. Un romanzo italiano, agitatore di problemi non pretestuosi e che ha inoltre il merito di farsi leggere d'un fiato. 


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