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# 88
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Anthony Neil Smith |
Yellow Medicine |
Yellow Medicine, 2008 |
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Meridiano Zero, 2011 |
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Minnesota: fra i campi di granturco coperti di neve e il vento che fischia fra gli alberi Billy Lafitte cerca un nuovo inizio sulle pianure ghiacciate. È stato nominato vicesceriffo nella contea di Yellow Medicine, ma per uno come lui quel posto è solo un purgatorio. Perché Billy viene dal Golfo del Mississippi, è un uomo del Sud, tutto temperamento e testosterone, e fatica a capire le leggi rurali che regolano i rapporti fra gli abitanti delle terre del Nord e i Sioux dei casinò. In un universo popolato da perdenti e ubriaconi, medici alcolizzati e guardie del corpo corrotte, Lafitte è una mina vagante. E quando Drew, la ragazzina che gli ha acceso il sangue, gli chiede di rintracciare il suo fidanzato, non se lo fa ripetere due volte. Troverà Ian quasi subito in un dormitorio studentesco ma il ragazzo, che è a letto con un’altra, è già finito in un mare di guai: marchiato con un ferro da mandriani, è ora sul libro nero di una gang che sta progettando di fare del Minnesota la nuova raffineria di metanfetamine degli States. Ma se è vero che ogni indagine ha un prezzo, ficcare il naso in questa costerà a Billy molto caro, perché Ian e la sua nuova fiamma scompaiono e quando lui torna al college trova ad aspettarlo una testa mozzata e un manipolo di scalcagnati terroristi che ha l’obiettivo di ucciderlo. Narrato in prima persona, intriso di humour nero e cinismo, Yellow Medicine è un formidabile pastiche di genere in cui la visione manichea e retrograda di un antieroe americano si fonde con le atmosfere dark della provincia più rurale e retriva. Ne emerge una storia che ha l’aroma ferroso del Thompson più crudele e l’onirica violenza di Fargo dei fratelli Coen. |
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Anthony Neil Smith - Yellow Medicine
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