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# 70
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Christopher Brookmyre |
La magica arte del furto |
The sacred art of stealing, 2002 |
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Meridiano Zero, 2007 |
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I loro occhi si incontrarono fra la folla che gremiva la stanza. Lei l’aveva aspettato per tutta la sera, cercato per tutta una vita, e ora eccolo lì. Lui ebbe un brivido. Ma non è come potrebbe sembrare. La stanza è quella di una banca, ed è gremita di ostaggi e di rapinatori armati; e gli occhi sono l’unica parte di lui che lei riesce a vedere dietro un passamontagna. Lui è l’artista del furto per eccellenza e lei una professionista di ladri e rapine. Lo scopo di lei: dargli la caccia fino alla morte. Quello di lui: evitare di essere preso. Lui può permettersi di giocare al gatto col topo con la poliziotta che cerca di mettergli il sale sulla coda. Quello che non si può permettere è di avvicinarsi troppo: potrebbe finire in prigione o, peggio ancora, potrebbe finire con l’innamorarsi… Una scatola magica piena di sorprese che si dipanano con la precisione del thriller d’azione da megaproduzione. Ironico, lucidamente tagliente, ben congegnato, anche romantico, tra Irvine Welsh e Nick Hornby (di cui Brookmyre è stato definito il successore), La magica arte del furto mette in scena le rapine più brillanti che si possano pianificare, con in più un tocco artistico, continui colpi di scena e cambi di fronte, e una coinvolgente storia d’amore. |
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Christopher Brookmyre - La magica arte del furto
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