Dashiell Hammett - L'angelo del secondo piano


Dashiell Hammett

1991

L'angelo del secondo piano


 

Non è sempre comodissimo riscuotere il prezzo del peccato. Specialmente quando ci si mette di mezzo l'ironia, nelle vesti di una scassinatrice affascinante che parla come uno scaricatore di porto e bacia come un angelo. Trovarsela di notte in casa non sarebbe il sogno di ogni scrittore a secco di ispirazione e scapolo? Un marito può avere, invece, batticuori di genere diverso: se è un geloso tutto muscoli, farà bene a non sfidare ogni mattina la propria moglie a un singolare braccio di ferro a base di silenzi e sottintesi; se, al contrario, è un distratto intellettuale, potrà accorgersi troppo tardi che le parole dette nascondevano verità insospettate. E tristemente ironica è la sorte di chi, per tutta la vita terrorizzato dalle pistole e attento a evitare ogni possibile eventualità di rischio, all'improvviso scopre di non avere più nessun motivo di paura. Un umorismo molto nero, capace di cogliere tutte le sfumature dei diversi colori della realtà, sostiene questo terzo volume di racconti inediti di Dashiell Hammett. Dopo le sorprese di Spari nella notte e Morte & C., il creatore del poliziesco hard-boiled ci riserva altre sorprese: nuove per il lettore italiano, non per Raymond Chandler che già nel 1944 sottolineava come il linguaggio letterario di Hammett "nella sua forma migliore è in grado di esprimere praticamente tutto". Lo dimostrano la finezza con cui l'autore disegna storie di uomini soli e di rapporti coniugali, la disinvoltura con cui passa dai registri grotteschi alla malinconia, dalla durezza scarna del dialogo in presa diretta alla vistosa parodia, il cui esempio brillante e la parlata strepitosa della protagonista del racconto che dà il titolo a questo libro. Nel dittico ideale formato dai due racconti speculari e contrapposti, “Un uomo di nome Thin" e "Un uomo di nome Spade”, si confrontano due maniere diverse di concepire la detection, quella enigmistica e svagata del primo e quella scabra e dura del secondo. Ne emerge un Hammett variegato e bifronte,  che scavalca il genere poliziesco e lo pratica magistralmente in tutte le sue forme.

 

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