Dave Zeltserman - L'occhio privato di Denver


 # 55

Dave Zeltserman

L'occhio privato di Denver

Fast Line, 2004

 

Meridiano Zero, 2005

 

Mary Williams è una studentessa dal sorriso affascinante e dai modi schivi. È stata adottata vent’anni prima, e ora per lei scoprire la verità sui propri genitori naturali è diventata una specie di ossessione. Johnny Lane è un investigatore privato di successo. Un piccolo ufficio, la bottiglia di whisky nel cassetto, tutti i casi brillantemente risolti. Tiene una rubrica sul giornale cittadino, dove racconta al grande pubblico i segreti del suo mestiere. Los Angeles anni Quaranta? No, Denver anni Duemila. Quando Mary si presenta nel suo studio, il detective non ha esitazioni. Rifiutare un caso del genere non sarebbe nello stile di Johnny Lane: una ragazza semplice e bisognosa, tanto diversa dalla feccia con cui è costretto a misurarsi ogni giorno; un’indagine relativamente facile, ma i cui scopi sono così umani e condivisibili. Johnny accetta di seguire il caso gratuitamente: nel suo lavoro esistono ancora cose che non hanno prezzo. Ma proprio in ciò che sembra elementare a volte si celano le insidie più pericolose. Quello che emerge nel corso dell’investigazione comincia a crepare l’immagine di Lane. Quando alla fine annuncia a Mary di aver trovato il suo padre naturale, questi si rivela un balordo che non ha nulla a che fare con lei e che cerca di violentarla. Tutte le persone coinvolte nel caso risvegliano in Lane dei ricordi pericolosi che credeva dimenticati, ma che ora stanno iniziando a fuoriuscire dal suo mondo in frantumi. E prima ancora di rendersi conto a pieno di ciò che sta accadendo, il detective si ritrova faccia a faccia con i fantasmi del suo passato, costretto in una spirale di menzogne da cui trapela una realtà molto diversa da quella che tutti credevano. Violento, grottesco, allucinato, il romanzo di Zeltserman costituisce un’ardita sintesi del nero americano: un hard-boiled che si trasforma in un noir urbano, colorando il modello chandleriano delle tinte del migliore Jim Thompson.

 

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