E.L. Doctorow - La marcia


 

National Book Award Fiction

Finalista

2005

E.L. Doctorow

La marcia

The March

 

Mondadori, 2010

 

Il 23 dicembre del 1864 il generale William "Tecumseh" Sherman scriveva ad Abraham Lincoln una lettera in cui definiva la città di Savannah, in Georgia, il suo "regalo di Natale". Mai Natale era stato più sanguinoso. La caduta di Savannah infatti era il frutto estremo della campagna nota con il nome di "marcia al mare" iniziata da Atlanta, messa a ferro e fuoco nel novembre dello stesso anno. La marcia è il racconto di quelle sessanta miglia di violenza e di quei sessantamila veterani dell'Unione agli ordini di un uomo in cui il confine tra tenacia e spietatezza fu spesso annullato dalla cruda realtà del conflitto civile. In un poderoso e inarrestabile incedere di uomini e mezzi, limpida e stupefacente metafora del cammino dell'umanità stessa in tutta la sua crudeltà e la sua gloria, non è però solo la figura del Generale Sherman a stagliarsi nella sua controversa grandezza, bensì una complessa galleria di caratteri che nascono ora dal dramma, ora, con stridente maestria, dalla commedia: Pearl, figlia di una schiava e di un possidente, Wrede Sartorius, medico militare, i soldati semplici Arly e Will, sono solo alcune delle migliaia di esistenze coinvolte in una delle pagine più oscure e controverse della storia degli Stati Uniti. Schiavisti e schiavi, uomini e donne, ricchi e poveri, corrono così insieme lungo le pagine di uno dei più grandi scrittori nordamericani viventi, in una fuga che li porterà in braccio alla morte o alla redenzione, travolti dalla furia di una guerra civile che nel cercare disperatamente la sua epica, trova solo sangue e distruzione.

 

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