Giorgia Lovisotto - Le ragazze single non parlano al plurale


 

  # 23

Giorgia Lovisotto

Le ragazze single non parlano al plurale


 

Meridiano Zero, 2006

 

“L’ho notato solo io che le ragazze sposate parlano sempre al plurale? lo diventa noi. Non so, ma temo che il mio ego avrebbe dei problemi a ridimensionarsi così…” Compiuti i trent’anni, niente di più facile che ritrovarti circondata da amiche sposate, ormai incapaci di dire anche una sola frase che non includa il rispettivo consorte. E via a parlare del mutuo, sempre che ti vada bene e qualcuna non tiri fuori l’argomento bambini… E le loro case poi, tutte con le pareti bianche e i pavimenti puliti, il microonde e le foto in cornici d’argento, dove non ti offrono nemmeno un caffè per paura di sporcare!!!… “Ma perché se sei single devi avere per forza qualcosa che non va?” Bersagliando con ironia tutti i cliché del matrimonio e della mogliettina compiacente, Le ragazze single non parlano al plurale racconta con leggerezza il caos delle trentenni d’oggi: donne autonome ma un po’ confuse, stufe delle convenzioni sociali e alle prese con la carriera, che amano il divertimento e i cocktail con le amiche (quelle ancora single, ovviamente!). Donne che diffidano dei maschi (ma chi ci spera più nell’uomo perfetto?!) senza rinunciare alla femminilità e alla seduzione, e con un pizzico di impudenza. Ma soprattutto le ragazze di queste storie sono sempre irresistibilmente trendy, e il cattivo gusto è l’unica mancanza che non si perdonerebbero mai. Puoi rimanere bloccata per ore in ascensore, o venire a sapere il giorno dell’addio al nubilato che il tuo futuro sposo è gay. Ma per quanto la situazione possa essere terribile, se hai un bel paio di Chanel col tacco, intonate al vestito, non hai ancora toccato il fondo. Il trionfo della nuova chick-lit italiana: un libro al femminile singolare, tra Bridget Jones e Sex and the City in versione milanese.

 



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