Gore Vidal - Impero



 

 

 

Gore Vidal

1987

Impero

Empire

Serie Narratives of Empire 

# 4

Fazi, 2019

Dopo L’età dell’oro e Emma, 1876 prosegue il ciclo Narratives of Empire: sette romanzi che, tra feroci polemiche e grandi consensi, hanno accompagnato Gore Vidal per oltre trent’anni. Una vera e propria controstoria dell’America, dalla costituzione degli Stati Uniti d’America fino al secondo dopoguerra, in cui s’intrecciano magistralmente episodi e personaggi reali e d’invenzione. Con Impero, Gore Vidal ci trasporta dal diciannovesimo al ventesimo secolo, dalla repubblica di Lincoln alla nazione che vuole estendere il proprio dominio nel mondo, prefigurando quella che sara` la storia americana futura. Attraverso gli occhi di John Hay, segretario di Stato sotto i presidenti William McKinley e Theodore Roosevelt, assistiamo alla nascita della politica espansionista degli Stati Uniti, che decreta la fine degli antichi ideali su cui si fondava la repubblica di Lincoln e l’inizio dell’Impero Americano. Con il ventesimo secolo, inizia la conquista del mondo, che vede gli USA in competizione con l’Europa, il Giappone e la Russia. Oltre a John Hay, Henry James, lo scrittore che denuncia la politica espansionista americana; Henry Adams, nipote e pronipote di presidenti, grande storiografo, simbolo di antichi ideali che non esistono piu`; Caroline Sanford, ambiziosa e anticonformista proprietaria del «Tribune», il giornale di Washington, in lotta con il fratellastro Blaise per l’eredita` paterna. Ma emergono, fra tutti, i ritratti magistrali di due importantissimi protagonisti del periodo, simboli dell’anima contraddittoria degli Stati Uniti: Theodore Roosevelt e William Randolph Hearst, proprietario di ben otto giornali nazionali, astuto inventore e abile manipolatore di notizie, pubblico moralista dalla vita privata dissoluta. Entrambi diventano nel romanzo la personificazione di due archetipi centrali in tutta l’opera di Vidal: il detestato imperialismo americano e il potere pernicioso dei media. «Vidal e` il maestro del romanzo storico americano... La sua visione della politica americana, passata e presente, è talmente potente da destare ammirazione». Harold Bloom

 

 

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