Harold Bloom & David Rosenberg - Il libro di J


Harold Bloom & David Rosenberg

1992

Il libro di J

 The Book of J, 1988

 

Scrisse quello che per tutta la civiltà occidentale è stato il Libro dei Libri. Creò il più grande personaggio letterario di tutti i tempi: Dio. E, forse, era una donna. Fra gli studiosi della Bibbia, è noto che i primi cinque libri del Vecchio Testamento ebraico, messi insieme da un redattore anonimo intorno al 400 a.C., contengono un più antico nucleo di storie, scritte nel secolo X, durante il regno di re Salomone. Il loro autore viene comunemente chiamato J, dall’iniziale del nome che dà a Dio, Jahveh. Ma chi era J? E possibile distinguere la sua voce nel mosaico di stili che formano il Pentateuco? Attraverso una nuova traduzione dall’ebraico, David Rosenberg scrosta le successive mani di vernice che hanno rivestito nei secoli questo nucleo sorgivo della Scrittura: ed emergono in una nuova luce la creazione di Adamo ed Eva, la cacciata dall’Eden, la torre di Babele, la distruzione di Sodoma e Gomorra, le vicende dei primi patriarchi e delle loro donne, Giuseppe e i suoi fratelli, Mosè, le piaghe d’Egitto, l’Esodo. Sorprendentemente, la narrazione appare tessuta di ironia, spesso di aperta comicità, animata da giochi di parole sottilissimi, densa di una vitalità gioiosa e ancora ignara delle angosce del peccato. Il misterioso autore dell’Autore del mondo si rivela tutt’altro che naif: la sua prosa poetica, libera da preoccupazioni moraleggianti e pari in altezza letteraria alle opere di Omero, Dante, Shakespeare, esige quindi lo stesso tipo di lettura che si applica ai capolavori della letteratura universale. Harold Bloom, grande critico avvezzo a ribaltare i preconcetti, fa di più: dalla sua affascinante analisi affiora la figura non di uno scrittore perduto, ma di una scrittrice suprema. J, l’autrice di Dio, era probabilmente una dama della sofisticata corte di Salomone, una signora raffinata, ironica, appassionata e arcana: un’unica, magnifica mente femminile che sintetizzò il mito e la realtà nella potente immagine di Jahveh.

 

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