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Salvatore Scarpino |
1993 |
Indietro Savoia. Briganti nel Sud |
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Negli anni che vanno dall'autunno 1860 al 1870, Abruzzi, Campania, Calabria, Puglia e Basilicata furono teatro di quella che Aurelio Saffi definì “sciagurata e ingloriosa guerra". A combatterla, su un fronte il "disordinato esercito dei boschi” che ebbe come condottieri i fuorilegge Crocco, Chiavone, Ninco Nanco, José Borges, i fratelli La Gala, Schiavone, Monaco, la Oliverio e il Palma; sull'altro le forze di quel nuovo stato che, consapevole del prezzo altissimo da pagare all'unità, tuttavia non volle rinunciarvi. Il progetto libertario dei cafoni del Sud, in cerca di identità e di riscatto, si scontra con il progetto d'integrazione nazionale della classe dirigente del nuovo Regno d'Italia. Da ambo le parti, ragioni e torti, slanci e vigliaccherie, miseria e nobiltà. Una storia controversa, poco eroica, pochissimo gloriosa. Un conflitto d'altri tempi, troppo spesso passato sotto silenzio, che Salvatore Scarpino, in un momento in cui siamo spinti a dimenticare quanto è costata agli italiani l'unità del nostro paese, ripropone con la chiarezza dello storico e la vivacità narrativa del giornalista "per fare in modo che bersaglieri e cafoni non vengano assassinati ancora una volta". |
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Salvatore Scarpino - Indietro Savoia. Briganti nel Sud
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