Shirley Hazzard - Il passaggio di Venere


National Book Award Fiction

Finalista Edizione rilegata

1981

Shirley Hazzard

Il passaggio di Venere

The Transit of Venus

 

Sperling & Kupfer, 1981

 

Durante un violento temporale estivo che si abbatte sulla campagna inglese uno straniero giunge alla casa di un noto astronomo. Ted Tice, lo straniero, è a sua volta un astronomo e dovrà collaborare con il suo più celebre ospite. Altri ospiti occupano la casa: Grace e Caro Bell, due sorelle appena arrivate in Inghilterra dall'Australia. Quello che accadrà a Grace e a Caro, a Ted Tice e agli altri uomini che le ameranno, nel corso di vent’anni, apparirà talvolta meraviglioso, altre volte angosciante e sempre predestinato come gli epicicli dei pianeti nel cielo. Predestinato, ma non scontato. «I calcoli sono irrimediabilmente sbagliati. I calcoli su Venere lo sono spesso.» In questo brano di conversazione astronomica risuonano significati che percorreranno l’intera esistenza delle due protagoniste. Il passaggio di Venere è un romanzo che si svolge in luoghi (Sidney, Londra, New York, Stoccolma) e tempi diversi (dagli Anni Cinquanta agli Anni Ottanta): le donne e gli uomini che li attraversano coinvolgono il lettore in questo passaggio fra le modificazioni della vita verso orizzonti indefiniti alla ricerca di qualcosa per trovare qualcosa d’altro. Verso la fine del romanzo Grace, giunta ormai alla mezza età, dice alla sorella: «Dapprima c’è qualcosa che ti aspetti dalla vita. Poi, dopo, c’è quello che la vita si aspetta da te. Quando ti rendi conto che sono la stessa cosa può essere troppo tardi per ogni speranza». Questo cerca di dire l’autrice, Shirley Hazzard, dall’interno di umide stanze di campagna scavando nella psicologia dei suoi personaggi in un costante equilibrio fra quanto è «familiare» e la sublimazione della tragedia e della esaltazione umana.

 

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